Presentazione
Durata
1 Settembre 2022
Descrizione del progetto
08 POTENZIAMENTO DELLE COMPETENZE DI CITTADINANZA
RONDINE PER LA PACE
Attuazione PtOF 2022 2023 Rif. PA ID Pof 20220833
Fase attuale del progetto Fase 3 – Monitoraggio intermedio
Descrizione
Il progetto (rivolto agli studenti avvalentesi l’IRC delle classi quarte) prevede un’esperienza a Rondine Cittadella della Pace, organizzazione che si impegna per la riduzione dei conflitti armati nel mondo e la diffusione della propria metodologia per la trasformazione creativa del conflitto in ogni contesto.
Sentiremo parlare di pace, di bene comune, di cooperazione; conosceremo i giovani dello Studentato Internazionale, universitari provenienti da Paesi teatro di conflitti armati o post-conflitti e ascolteremo come questi stessi giovani si mettono in gioco tentando un lavoro di riconciliazione che comincia da se stessi, per arrivare a vedere la persona in colui che finora era considerato il proprio nemico.
In questo luogo di rigenerazione dell’umano si coltiva la speranza della cessazione di ogni conflitto armato, che porta solo morte e distruzione; si opera per la formazione al rispetto della diversità personale e culturale, dove anche elementi di conflitto dovuti a storia, caratteristiche proprie, appartenenza a un popolo, si trasformano in occasione di incontro e pacifica convivenza.
Responsabile
Francesca BARDAZZI Luisa NOCENTINI
Email del progetto: francescabarda@gmail.com
ANALISI DEI BISOGNI
Siamo stati a Rondine già in passato, nel 2015, e abbiamo potuto apprezzare, nella bellezza dell’antica Cittadella, il percorso umano e culturale svolto dai giovani dello Studentato Internazionale. In questi anni la proposta di Rondine è molto cresciuta, sono iniziate nuove esperienze di formazione e collaborazione con le scuole, come la ‘sezione Rondine’ e la possibiltà di svolgere in loco il quarto anno liceale; la Cittadella è stata teatro di eventi e ospiti di un certo calibro, uno per tutti l’incontro della senatrice Liliana Segre, che proprio lì ha deciso di raccontarsi per l’ultima volta come testimone dell’Olocausto. Abbiamo per questo pensato di tornarci, credendo che l’esperienza possa offrire veramente tanto in termini di educazione alla pace, al rispetto delle differenze, alla maturazione di ideali profondi e solidali. C’è bisogno di vedere esperienze di comunità che funzionano, in un mondo come il nostro dove spesso si vive in modo individualista e centrato sul proprio esclusivo benessere; abbiamo necessità di formare generazioni che sentano, come diceva don Milani, che il ‘problema degli altri è uguale al mio’, se vogliamo che il futuro sia un mondo più solidale e giusto per tutti. I giovani, inoltre, hanno bisogno di vedere altri giovani come loro, o poco più grandi, come nel caso di Rondine, impegnarsi in realtà positive e coltivare alti ideali; questo è altamente motivante, siamo convinti che possa accendere nei nostri studenti desideri e pensieri nuovi, una coscienza formata ad una cittadinanza attiva, allo spirito di solidarietà, al senso del bene comune.
DESTINATARI
Studenti di alcune specifiche classi o sezioni: Studenti avvalentesi l’Irc delle classi quarte.
DURATA
Da dicembre a marzo dal: 0000-00-00 al: 0000-00-00
STRUTTURA DEL PROGETTO
Il progetto si strutturerà in tre fasi:
1) Lavoro in classe di preparazione
2) Una giornata di esperienza presso la Cittadella Rondine per la Pace ad Arezzo
3) Rielaborazione dell’esperienza in classe
Obiettivi
Promuovere la trasformazione creativa del conflitto, attraverso l’esperienza di giovani che scoprono la persona nel proprio nemico.
Responsabili
Organizzato da
Risultati
Punti salienti
Il progetto ci ha permesso di lavorare sul tema della pace, della 'convivialità delle differenze', della possibilità di convivenza di uomini e donne appartenenti a culture, religioni, paesi diversi.
La visita alla cittadella di Rondine, effettuata il 6 dicembre, è stata occasione per vedere un laboratorio concreto di costruzione di pace, attraverso la convivenza di giovani provenienti da paesi in conflitto fra loro; nella concretezza della vita e nella condivisione della quotidianità, la convivenza diventa abbattimento del pregiudizio e riscoperta di una umanità comune.
Monitoraggio e Valutazione
Il progetto, preparato in classe con gli studenti, è risultato positivo, e ha dato origine, dopo la visita alla Cittadella di Rondine, a domande, momenti di confronti, approfondimenti, a partire dall'ultima testimonianza pubblica di Liliana Segre, che ha scelto proprio Rondine come luogo di questa sua consegna. Gli studenti sono rimasti colpiti dal tipo di esperienza e hanno potuto allargare il loro sguardo sulla vita, entrando in contatto con giovani di altre parti del mondo che vivono situazioni completamente diverse dalle loro e cercano di costruire con impegno il loro futuro, senza lasciarsi portare dal fiume della violenza che spesso hanno conosciuto. Hanno imparato, quindi, come si reagisce ad una situazione di ingiustizia e come si può uscire da una condizione che sembra segnare in una direzione certa la propria esistenza. Hanno imparato come si può opporsi ad un avvenire di violenza e come sia possibile costruire relazioni di pace anche partendo da un conflitto, che non è necessariamente di popoli ma è, più quotidianamente, interpersonale.
Punti di Forza
La possibilità concreta di accostarsi ad un'esperienza di costruzione della pace fatta da giovani, attraverso la condivisione del quotidiano ed il lavoro sulla propria storia, permette ai nostri ragazzi di sentire la vicinanza ad un percorso di questo tipo, di coglierne la fattibilità, la verità e anche il fascino. Il fatto di andare direttamente nel luogo dove tutto questo accade fa percepire come la cura delle relazioni e il percorso di pace diventa cura dell'ambiente, costruzione di spazi belli e accoglienti, modalità dell'esserci insieme.
Criticità
Come criticità si evidenzia che la cifra richiesta a Rondine è leggermente alta rispetto alla proposta formativa offerta.
Il laboratorio proposto dai formatori della struttura è risultato piuttosto banale rispetto al tipo di esperienza forte e valida che a Rondine si realizza; pertanto il grosso del lavoro di spiegazione e elaborazione dell'esperienza stessa è stato fatto in classe dalle docenti.
Annalisa Savino
Dirigente Scolastico