Tenerife, isola dalla selvaggia, indomita bellezza, con una varietà di specie botaniche uniche al mondo, tali da stregare persino il padre della moderna ecologia e geografia, Alexander von Humboldt. Si narra che gli fosse bastata una breve passeggiata sulle pendici del Teide, imponente vulcano al centro dell’isola, per scoprire nuove specie, mai osservate prima. L’esploratore si ripromise di tornare in quel paradiso, ma non riuscì mai a concretizzare il suo proposito.
Al posto suo, a Tenerife, ci siamo andate noi (Francesca e Daniela), grazie al programma di scambio europeo Erasmus+.
Il corso prevedeva l’apprendimento di metodologie didattiche basate sul “learning by doing”, che valorizzassero un accesso al sapere tramite le diverse intelligenze teorizzate da Gardner. L’isola, con le sue meraviglie naturalistiche e i suoi misteri storici, diventava quindi un gigantesco laboratorio, dove esplorazione e scoperta costituivano una dimensione fondamentale del processo di apprendimento. Apprendimento che riguardava discipline come la geologia (saper distinguere le rocce e i detriti lavici, grazie alla visita di Guimar de Malpais), la botanica (riconoscere diverse specie botaniche caratteristiche dell’isola, come l’albero di drago a Taganana), la storia e la mitologia (visita al museo etno-antropologico di Santa Cruz, alla scoperta della misteriosa popolazione dei Guanches e della loro cultura).
Insostituibili compagni di avventura sono stati colleghi provenienti da tutta Europa, in particolare docenti di origine ceca e slovacca, simpatici ed affettuosi, che hanno allietato il nostro gruppo con generose donazioni di Slivovitz.
Ci sarebbe molto altro da raccontare, ma per il momento ci fermiamo qui, non senza aver prima ringraziato la scuola, il programma Erasmus+ e i suoi organizzatori, che ci hanno consentito di partecipare a questa meravigliosa esperienza.
Prof.sse Francesca Giurgevic e Daniela Casano
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